Il sogno che durante le lunghe notti
insonni
si accoccola nei segreti pensieri,
è la riserva della cambusa
quando ormai i viveri scarseggiano,
è la provvidenziale pioggia
nell'arsura estiva pomeridiana,
la barca che si avvicina per il
naufrago,
il caldo e soffice mantello che
protegge la pelle
dalla gelida e sferzante tramontana.
Sogno ricamato con desideri nascosti,
celati mirabilmente all'occhio altrui.
Si nutre di speranze fragili come
teneri arbusti,
trasparente e luccicante come
cristalli,
colorato come tramonti,
odoroso come inafferrabili aromi.
Il sogno rivisita spazi già conosciuti
in compagnia di volti amati,
con sapori gratificanti
ed emozioni gioiose di un tempo tanto
amato.
E' nel ricordo la felicità di un
sogno,
che oltrepassa i limiti
del contingente vivere,
e si ancora a ciò che è stato
per riassaporare almeno la rimembranza
dell'emozione provata e mai
dimenticata.
Il volto accenna ad un abbozzato
sorriso
e quel sogno si riappropria di te,
ti conduce a scrivere
per narrare l'inafferabile vita
che senti scalpitare in te.
Come un ottimo vino
lascia che i ricordi decantino
nell'intimo
e vadano a nutrire l'attimo presente
che ha fame e sete e cerca il
nutrimento
per non farsi sopraffare
dalla sordita sofferenza che è in te.
Non abbandonare il tuo sogno...
parola, dopo parola,
lascialo scrivere
perchè forse è l'unico modo
per continuare a vivere in te.
-AnnaMaria Ponziani-