Stamani
immagino la vita del domani
che
potrebbe riscaldarci con un caldo sole,
far
brillare gli occhi perché sazi di colore,
affinare
il nostro udito saturo di suoni affettivi,
rendere
piacevole il tatto alle carezze,
appagare
l’olfatto con i profumi di chi ci ama,
e
saziare il gusto della condivisione.
Questo
è un “atlante” variopinto di sogni,
che
origina un mappamondo,
in
cui ogni stato d’essere
rimanda
alla condivisione
di
disegnare il presente
con
quattro mani,
facendo
sì che le trame desiderate
si
intreccino e si generino l’una a contatto dell’altra.
Leggi
i miei sogni e dagli vita
attraverso
i tuoi!
AnnaMaria
Ponziani
RispondiEliminaNon respingere i sogni perché sono sogni.
Tutti i sogni possono
essere realtà, se il sogno non finisce.
La realtà è un sogno. Se sogniamo
che la pietra è pietra, questo è la pietra.
Ciò che scorre nei fiumi non è acqua,
è un sognare, l'acqua, cristallina.
La realtà traveste
il sogno, e dice:
"Io sono il sole, i cieli, l'amore".
Ma mai si dilegua, mai passa,
se fingiamo di credere che è più che un sogno.
E viviamo sognandola.
Sognare è il mezzo che l'anima ha
perché non le fugga mai
ciò che fuggirebbe se smettessimo
di sognare che è realtà ciò che non esiste.
Muore solo
un amore che ha smesso di essere sognato
fatto materia e che si cerca sulla terra.
Pedro Salinas
Non sono niente.
RispondiEliminaNon sarò mai niente.
Non posso voler essere niente.
A parte questo, ho dentro me tutti i sogni del mondo.
Finestre della mia stanza,
della stanza di uno dei milioni al mondo che nessuno sa chi è
(e se sapessero chi è, cosa saprebbero?),
vi affacciate sul mistero di una via costantemente attraversata da gente,
su una via inaccessibile a tutti i pensieri,
reale, impossibilmente reale, certa, sconosciutamente certa,
con il mistero delle cose sotto le pietre e gli esseri,
con la morte che porta umidità nelle pareti e capelli bianchi negli uomini,
con il Destino che guida la carretta di tutto sulla via del nulla.
Oggi sono sconfitto, come se conoscessi la verità.
Oggi sono lucido, come se stessi per morire,
e non avessi altra fratellanza con le cose
che un commiato, e questa casa e questo lato della via diventassero
la fila di vagoni di un treno, e una partenza fischiata
da dentro la mia testa,
e una scossa dei miei nervi e uno scricchiolio di ossa nell'avvio.
Oggi sono perplesso come chi ha pensato, trovato e dimenticato.
Oggi sono diviso tra la lealtà che devo
alla Tabaccheria dall'altra parte della strada, come cosa reale dal di fuori,
e alla sensazione che tutto è sogno, come cosa reale dal di dentro.
Fernando Pessoa, La Tabaccheria
Non smettere mai di sognare...è il sogno che nutre la vita!
RispondiEliminaNotte di sogni...