In questa calda giornata di agosto
si ode il ritmare del frinire incessante
delle instancabili cicale,
che aggrappate al ramo del nocciolo
cantano il loro amore giovanile al sole leonino,
incuranti del precario futuro,
dell’ansia che attanaglia il fiato in gola,
della malinconia nascosta dietro ad un sorriso.
Le cicale vivono l’attimo di oraziana memoria
nell’illusone di trovare nel presente
tutto ciò di cui hanno
bisogno.
Lo ieri ti ricorda emozioni ed affetti
e il domani, come la precisa clessidra,
si approprierà dei tuoi pensieri
nell’illusione di individuare ciò che ti manca.
E’ agosto, mese di voglia di vivere,
di profumi di mare e di pacati silenzi...
occorre ritrovare la strada del labirinto
che ci riporti al presente di noi stessi
per godere dell’ora e qui
senza affannarsi a cercare di più.
(da “le Canfrusaglie Preziose ” di Anna Maria)