Nei giorni come questi
si avvicendano i ricordi
trasportati dal profumo del glicine
che incurante delle finestre chiuse
penetra nelle fessure
e ti guida nei labirinti degli anni
così velocemente trascorsi.
Ho raccolto il positivo e il negativo
di ciò che ha segnato la mia vita,
e tutto continua ad esistere negli abissi dell’IO
dove occorre andare in punta di piedi
per non far sanguinare la ferita
che non si è mai rimarginata.
E’ l’assenza che si fa presenza…
La mente vaga
e si aggrappa ai brandelli del sentiero di vita
percorso a ritroso
per ritrovare tutto ciò
che nel presente non c’è!
(da “Le Cianfrusaglie Preziose” di AnnaMaria)