L’estate è giunta al suo culmine,
il sole fa da padrone sulla valle
e l’arsura domina incontrastata
questo agosto bollente.
La cicala anche oggi canta il suo incessante carpe diem,
incurante del tempo che scorre
scandisce le nostre effimere esistenze
che, mai appagate dell’attimo presente,
si illudono di poter trovare il valore di ciò che sono
in quel domani celato all’occhio del viandante
che aspira solo a un po’ di tenerezza.
Come la cicala, anche noi, mendicanti d’amore,
lasceremo la nostra muta a chi non è in grado
di accogliere le nostre misere fragilità
e nel silenzio della notte ci rifugiamo in quei sogni
che vogliamo credere possano appagare
l’animo assetato d’amore.
-da “Le Cianfrusaglie Preziose” di Anna Maria-