Campi
e vigneti silenziosi e dormienti,
frutteti
assopiti,
alberi
scarni nella loro nudità
si
preparano con silenziosa preghiera
ad
accogliere il germe vitale
dell'esuberante
primavera.
La
nebbia della campagna invernale
sommerge
ogni cosa
per
consentire alla necessità della vita
di
accumulare le forze
per
poter tornare a sognare.
C'è
un legame invsibile
che
getta ponti tra la morte e la vita,
che
vigila guardingo sull'agire quotidiano
per
consentire a ciò che stato
di
fertilizzare ciò che sarà.
E'
la storia dell'uomo,
che
inconsapevole di ciò che è
ripercorre
parallelamente
la
metamorfosi della natura,
che
incurante dell'agire del tempo
coinvolge
il singolo e il tutto
per
rigenerare il mistero assopito del vivere.
Tutto
ciò che è, è ciò che deve essere.
(da
“Le Cianfrusaglie” di AnnaMaria)