Ho
avuto bisogno di smontare
ogni
pezzo di me stessa
per
potermi ricostruire e rigenerare
in
questi ultimi dieci anni.
Mi
sono rifugiata nei ricordi,
ho
rivisitato il mio tempo
di
ragazza, moglie e madre,
ho
vissuto il sentirmi orfana di e stessa,
per
riuscire ad immergermi
e
a farmi sommergere dall'ineluttabilità della vita.
Ho
toccato gli abissi della malinconia e della tristezza,
mi
sono isolata da tutto e da tutti
pur
cercando di nascondere
le
brucianti lacrime.
Ho
quotidianamnte indossato maschere di sorrisi
per
non leggere la pietà negli occhi altrui,
ho
lottato come un Sisifo
per
non sommergere i miei figli
con
le mie brucianti ferite
e
aiutarli a credere nella gioia di vivere.
Oggi
mi trovo ad essere una nuova donna,
una
madre e una nonna,
grata
di poter essere ora e qui
e
godere di ciò che la vita
è
ancora in grado di donarmi.
Oggi
non c'è il sogno dell'adolescente,
né
le aspettative della giovane moglie e madre,
ma
la semplice consapevolezza
di
aver avuto tanto da tutti coloro che
mi
hanno accompagnata a sentirmi ciò che oggi sono.
Oggi,
nella mia tarda maturità,
sento
di essere donna felice per ciò che ho vissuto
e
per tutto ciò che ancora potrò vivere.
Grazie
alla vita e a chi mi ha amata e mi ama!
(da
“Le Cianfrusaglie” di AnnaMaria)
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