Ci sono giorni che
scappano e neppure ti rendi conto di averli vissuti perché ti affanni tra le
mille cose da assolvere!
Ci sono giorni che
invece ti offrono la preziosa opportunità di stare in compagnia di te stessa,
di rivedere la tua vita a ritroso, come se si potesse far scorrere la pellicola
partendo dall’oggi e andando verso lo “ieri”…e quando hai questa preziosa
occasione devi far tesoro di quello che, come tanti fotogrammi ti passano per
la travatura del cervello, e ti “rimettono con i piedi per terra perché sei
estremamente fortunata ad avere quello che hai, e ad essere quella che sei!
Proprio perché niente
va mai dato per scontato, hai il dovere di non farti sfuggire riflessioni che sicuramente
sono “sconclusionate”, ma che per te sono “preziose” perché intrise di vita
vissuta con emozioni e sentimenti profondi.
Ecco che, in questi
giorni che ho il dono di avere tempo “mio per poter riflettere”, mi ritrovo con
me stessa, con l’Anna e la Maria, e mi sembra di aver fatto un rapidissimo volo
di 64 anni.
Rivedo immagini, che
illuminate in un lampo , mi rimandano un’Annamaria che neppure ipotizzavo di
poter divenire.
Sono da sempre stata
un’impulsiva reattiva, e ancora oggi faccio violenza a me stessa per tacere in
situazioni conflittuali, che sarebbe opportuno gestire con ponderazione e con
pacatezza. Nello spirito mi sento un’adolescente ribelle, ma i capelli bianchi,
che ogni mese e mezzo hanno bisogno delle mani esperte del mio TONIb parrucchieri
per dare nuova vita al bianco che avanza, mi dicono che una ragazzina non sono
più!
Sono una nonna, con le
rughe che si fanno strada, e i doloretti alle ginocchia, alla schiena, alle
articolazioni, mi ricordano che i 64 anni ci sono proprio tutti tutti!
Non mi sento in colpa
per amare cucinare, mangiare piatti di pasta e cibi toscani, che sicuramente
contribuiscono a conservare sui miei fianchi i chili in più che attestano che
non sono mai stata un “uccellino di poco pasto”. Le ginocchia mi ricordano
puntualmente che sarebbe opportuno dimagrire…ma a 64 anni, se rinuncio al
croissant alla crema, lo faccio solo per motivi di salute e non certo perché
voglio essere “una donna in linea”. Amo il cibo e credo che continuerò ad
amarlo!
A 64 anni ho conquistato
il diritto di potermi sciacquare il viso, darmi un filo di crema e non dover
stare davanti allo specchio a truccarmi. La mascherina fa vedere gli occhi…e
questi possono essere senza mascara, senza ombretto senza quel velo protettivo
che sicuramente ti rende “più carina” ma che ti complica la vita se hai
un’anima ruspante e semplice come la mia.
Amo stare accoccolata
sulla mia poltrona a leggere, viaggiando in posti lontani senza dovermi muovere
a casa, ascoltare un po’ di musica di Morricone, Papetti, Allevi, guardare un
bel film o semplicemente trascrivere con la mia amata penna stilografica le mie
riflessioni sconclusionate.
Amo stare in casa,
perchè lì non mi annoio mai, “arruzzare” con le piante del mio giardino,
seminare e veder crescere gli arbusti più svariati, fare dolci, marmellate, e
sperimentare nuove ricette (che talvolta sono proprio azzardate e non sempre
azzeccate).
Al momento del
tramonto osservo la vallata, e non mi stanco mai di farmi rapire dalle nubi che
si rincorrono, dal sole che bacia in inverno i monti Pisani e in estate
Montecatini Alto! I rossi luciferi delle giornate invernali, quando il cielo è
terso catturano la mia attenzione e nonostante che la posizione da cui io
osservo la valle sia sempre la stessa, ogni volta mi sembra diversa perchè c'è
qualcosa che non avevo precedentemente osservato!
Non mi affanno più a
pulire come quando ero una giovane sposa e madre, e se ancora il disordine mi
dà noia, riesco ugualmente a godermi un buon libro anche se i panni da stirare
mi guardano impazienti e mi ricordano che vanno sistemati.
Mi sono scontrata con
dolori forti: la morte di mio padre a 19 anni, quella di mia madre a 23.
Ho dovuto smontare me
stessa e ricostruirmi per non farmi annientare dalla morte di mio marito a 48
anni, dopo un calvario di cure e sofferenze inaudite! Un marito, sintesi di
amico, confidente, complice, il mio alter ego, il mio sostegno e la mia
sicurezza.
Mi sono ritrovata
orfana di me stessa in un’età in cui non ero più giovane, ma neppure “vecchia”!
Ho dovuto riprogettare
tutta la mia esistenza se volevo “vivere e non sopravvivere”, se desideravo non
far pesare la mia solitudine sulle spalle dei miei figli!
Forse, proprio i
grandi dolori, quelli lancinanti che paralizzano e che non ti fanno progettare un
domani perché ti senti vulnerabile e sola, mi hanno permesso di riabbracciarmi
con tutti i miei tanti difetti e i miei pochi pregi. E’ in quell’abbraccio
intriso di malinconia e solitudine che ho scoperto l’AnnaMaria, quell’AnnaMaria
(che scrivo in modo tutto attaccato ma congiunto da due nomi: Anna e Maria) che
ha avuto la fortuna di amare e di sentirsi profondamente amata, di avere due
figli stupendi, un lavoro che da sempre mi ha dato molte gratificazioni e che
tutt’ora continua a farmi sentire realizzata e soddisfatta.
Ho ancora tanti
progetti da realizzare!
Il tempo passa, ed io
ho avuto il grande privilegio di vedere il mio corpo cambiare senza
preoccuparmi degli anni che avanzano, perchè ho la fortuna di vedere le mie
rughe, e questo a mio marito, invece, non è stato concesso!
Non ho mai nascosto la
mia età, ed oggi sono grata di quanto questa vita mi ha donato e mi dona
facendomi ancora meravigliare davanti a un tramonto, saziandomi con un
succolento piatto di pasta, scappare in luoghi esotici con un buon libro e
sorridere, nonostante il Covid ci ricordi che l'infinitamente piccolo può
distruggere in un attimo tutto il nostro presente!
Apprezzo il positivo
di ogni giorno, metto in un cantuccio il negativo e rivaluto la mia
quotidianità, il fatto di essere oggi in salute, di poter vedere crescere i
miei nipoti e di essere ancora qui viva e pronta ad accettare da questa caotica
vita nuove sfide!
Come diceva Marcello
Marchesi: “facciamo in modo che la morte ci trovi vivi”! Viviamo ogni momento
della nostra esistenza consapevoli che abbiamo il privilegio di "essere
ora e qui"!
A chi devo rendere
conto di me stessa? Semplicemente a me stessa!
Buona vita a tutti!
(da “Le Cianfrusaglie
Preziose” di AnnaMaria)