E’ l’ora in
cui si abbandonano i sogni,
e si lotta
con le palpebre che desiderano tornare
là ove il
sogno camuffa la realtà,
e ci
sentiamo cullati
da quell’amor
sicuro che non mente.
Il giorno dà
i suoi ritmi,
e dal fresco
tepore mattutino
occorre allontanare
l’illusione
e immergersi
nella cruda realtà.
C’è in
lontananza sul vecchio noce
il raduno
dei passeri solitari,
che schivi e
timidi
passano
inosservati fino a quando
il canto
magico prodotto
non
risveglia la loro pacata vitalità.
E’ nella
cavità rocciosa che il passero solitario
costruisce l’amato
nido,
ove il
raggio del sole arrivi ingentilito,
forse per
non sbiadire le lucenti piume
di blu
cobalto.
E’ mattino,
occorre
riporre i sogni
nel luogo
sicuro nascosto dalle crepe
del faticoso
vivere…
Sarà la
notte a rivitalizzare ciò che il giorno
per
necessità fa cancellare…
AnnaMaria
Ponziani
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