Il vento soffia rendendo viva la sua presenza
tra le fronde degli ulivi e i fitti rami dei cipressi
che accolgono, in questa gelida giornata,
gli uccelli padroni dei cieli valdinievolini.
Il vento ti è favorevole se sei un marinaio
capace di aggiustare la rotta,
drizzare le vele e navigare nei mari della vita.
Quando il dolore ti trafigge,
i giorni si susseguono uno dietro l’altro,
le ferite cicatrizzate, se sfiorate,
riprendono a sanguinare
confermando la loro essenza di sofferenza.
L’aereo per prendere quota
deve affrontare l’attrito dell’aria,
trovare in sé la determinazione per andare avanti,
dandosi nuove mete da conseguire.
Il dolore delle “perdite” non cambia,
con il tempo che inevitabilmente scorre,
si impara a convivere con le fratture
che la forza del vento dell’esistenza genera
e permea di sé ogni spazio.
Solo quando l’aria prende vita e soffia
se ne avverte la sua esistenza
e, allora e solo allora,
occorre gestire la rotta
e orientare le vele!
(da “Le Cianfrusaglie Preziose” di AnnaMaria)