Il nevischio mattutino abbracciato alla pioggia
si è sciolto lasciando immutato
il bagnato paesaggio, che in questa strana Epifania,
impone solo spazi famigliari,
rimanda il pensiero a un tempo senza tempo
in cui c’è una miscela di ciò che è stato e di ciò che è.
Osservo la valle silenziosa, raccolta nel suo intimo affanno,
mi sforzo di intravedere al di là degli spogli e scarni rami del noce
un guizzo di silente vita
che non sia un limbo, in cui mi sento confinata.
Amo gli spazi decisi, che siano inferno o paradiso,
dove i ricordi non siano solo un’ancora a cui aggrapparsi
ma la via maestra per progettare il domani
nutrendosi di ciò che è stato alimento “completo” ieri.
Accolgo me stessa con le mie ansie e timori
e in un abbraccio silenzioso vivo la mia solitudine.
(da “Le Cianfrusaglie di AnnaMaria)
Nessun commento:
Posta un commento