Stanotte la luna splende nel nero
cielo
contornata dalle lucenti stelle.
Non c’è alone intorno a lei, è nitida,
schietta, austera e signorile.
I rumori arrivano attutiti,
forse dal freddo gelo,
agli spazi intimi della mia camera.
La notte silenziosa
sembra non voler disturbare l’umano
sonno,
che inquieto si popola
di fantasmi che danzano incuranti
della tensione che il loro vivere
provoca.
Scruto dalla finestra il giardino
immobile,
in quieta attesa
della brina gelida,
che al mattino si vestirà di cristalli
luccicanti
per ricordare che la notte è mistero
e i pensieri si popolano e si
incarnano
trasformando l’immagine reale.
E’ l’alba,
il freddo pungente fa scricchiolare
la tenera erba,
cerco me stessa nella brinata di
gennaio,
ibernata come le foglie ghiacciate,
ripongo le sterili malinconie,
e aspetto che la luce del sole
rischiari i pensieri
che desiderano vivere questo giorno
carico di umanità.
AnnaMaria Ponziani
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