La nostra vita, caro Mondo, è
contrassegnata da “perdite”.
L'esperienza della “perdita” è connaturata con la VITA.
Perdiamo persone care, soffriamo,
elaboriamo i nostri lutti, avvertiamo la mancanza e poi, impariamo a
convivere con le nostre fragilità dovute al fatto che “quella
persona profondamente amata ci manca, ci manca proprio tanto, tanto!”
Ed allora, l'unica cosa da fare è
adattarci alle nuove situazioni, apprezzare l'attimo presente e
curare le nostre ferite con l'aiuto degli altri.
Non possiamo essere autosufficienti in
tutto.
Possiamo cercare di esserlo...ma non lo
siamo!
Noi abbiamo bisogno di relazioni su cui
contare, di cui fidarci e malgrado l'affannosa corsa
all'individualismo dobbiamo ammettere di aver bisogno dell'assistenza
emotiva, affettiva ed anche cognitiva degli altri, proprio perchè
noi siamo anche ciò che gli altri ci dicono che siamo!
Ognuno di noi ha il suo modulo di
reazione ai problemi, al dolore, alla sofferenza. Spesso ci rifugiamo
nei ricordi di quello che è stato e che al presente non è più,
così che anche il “ricordo” diventa strumento per la nostra
“guarigione”, per la nostra nuova VITA.
Mi viene in mente quanto afferma la
scrittrice americana Antoinette Bosco:
“Non onoriamo coloro che
non ci sono più se permettiamo al dolore di cambiarci a tal punto
che loro non sarebbero in grado di riconoscerci come la persona che
hanno conosciuto ed amato”!
Occorre lasciare che il dolore faccia
il suo corso, sia per le perdite definitive proprie della morte, che
le perdite semplicemente perchè noi non siamo più colei o colui di
cui l'altro aveva bisogno...
Tutte le separazioni, sono perdite,
perdite dolorose.
I cambiamenti sono lenti, lentissimi,
ma avvengono e abbiamo il dovere di farli avvenire perchè solo così
avremo un'opportunità di crescita, di aggiustamento di rotta, di
nuova VITA.
Vivere è cambiamento e rinnovamento.
Occorre reinventarsi per andare
sorridendo incontro a nuove esperienze.
E' una scelta difficile, dolorosa,
lunga...ma è l'unica in grado di dare senso al dolore e alla VITA!
-AnnaMaria Ponziani-
... separazioni e nuove nascite ritmano la vita, purtroppo alcune separazioni presentano un carattere definitivo, senza "nuovo appello" e altre che potrebbero invece rivelarsi, nonostante l'apparente realtà, mai state tali, dopo essere nate. Le separazioni richiedono sempre uno sforzo titanico per elaborarle e renderle accettate (l'equilibrio conseguente sarebbe la sua cartina di tornasole), ... non sempre ci si riesce e spesso situazioni concomitanti ostacolano i propositi. ... bisogni soggettivi, se non presentano carattere di reciprocità, non fanno una unione, né ci sono colle che trasformino in unione realtà distanti o, per motivi diversi, sentite come tali! ... La Bosco ha ragioni da vendere nell'affermare che è necessario reinventarsi per andare incontro alle nuove esperienze di vita; ... Si può aggiungere che questo sarà tanto più realizzabile, quanto più gli attori abbiano forza per godere delle nuove opportunità. ... La forza non si compra al mercato, il più delle volte, anche se è ben nascosta, ciascuno/a la trova in se stesso/a.
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