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sabato 21 febbraio 2015

21 febbraio 2015






Osservo con uno sguardo attento
le immagini che popolano
il mio orizzonte.
Ci sono i passerotti sul noce spoglio,
i semi del gelsomino sparsi nel vialetto
danno l’impressione di una nevicata inattesa,
i giaggioli che fanno capolino dal bulbo
ricordano che presto sbocceranno,
il gatto sornione mi scruta,
ma insiste a curiosare in terrazza
per rapire un flebile raggio di sole.
E’ il 21 febbraio, primavera in mare
giorno in cui i sogni si scontrano con la realtà,
tornano indietro nel tempo
e vanno ad accoccolarsi in un tenero abbraccio
somma indelebile di ciò che è stato
e di ciò che è.
E’ la primavera della vita che si risveglia
anche quando si pensava
che da il letargo non ci saremmo più svegliati.

(da “Le cianfrusaglie) di AnnaMaria)

mercoledì 11 febbraio 2015

Terra natia





C’è un amore profondo, radicato in me,
che mi tiene avvinta al mio territorio,
un atavico senso di appartenenza a una terra
ricca di contraddizioni
e di paesaggi mozzafiato,
che avverto, giorno dopo giorno,
intimamente mia.
La mia Valdinievole ha cullato
le mie gioie,
ha asciugato le mie lacrime
e incurante di chi non sa apprezzarla
continua a donare
squarci di umanità intrisi
di tramonti infuocati
ed albe rassicuranti.
Il cielo bacia i Monti Pisani
e il Serra si eleva per accogliere
tutto il suo amore
e donarlo a chi come me li osserva.

AnnaMaria Ponziani

martedì 10 febbraio 2015

Storia di poesia









Rileggo il mio tempo passato
attraverso le parole scritte
su un vecchio quaderno
ormai saturo di poesie e
riflessioni sconclusionate.
Ecco la parola che fissa uno stato d’animo
intriso di emozione
e mi riporta a un sorriso innamorato,
a un pensiero malinconico,
a una lacrima nascosta,
a un flusso di malinconia.
Sono le parole che si incarnano
nelle tiepide albe della vita
e nei luciferi tramonti dei sentimenti,
quando l’emozione è così acuta
che nessuna parola è adatta
per descriverla nell’attimo presente.
Ci sono le tempeste e le bonacce
del tempo passato, arricchito
da mete faticosamente conquistate
e cadute rovinose
che hanno ammaccato ogni parte del mio corpo.
Si vive e  dialetticamente si cambia
per poi rileggere ciò che è stato e ciò
che vive presente in noi.
AnnaMaria Ponziani