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giovedì 10 febbraio 2022

Riflessioni sconclusionate..."ho bisogno di essere felice!

 


…riflessioni sconclusionate… “ho bisogno di essere felice”!

Ho bisogno di essere felice, di andare al di là degli affanni, dei problemi, delle mancanze e dei dolori, di sospendere l’animo perché questo possa riappropriarsi di se stesso e godere dell’”ora e qui”!

Ho bisogno di essere felice!

Lo devo a me stessa, si, solo  a me stessa, come donna e come madre. Occorre trovare la felicità in noi stessi e non ricercare stampelle negli altri o nelle situazioni che viviamo…se cerchiamo la felicità al di fuori di noi, non la troveremo! Ciò che ci dominerà sarà solo un palliativo per calmare l’ansia di vivere e l’affanno di “dover essere” dominerà l’attimo presente.

Ho un mio mondo interiore che necessita di essere appagato per ritrovare l’essenza di se stesso e con consapevolezza accettarsi per ciò che è.

La quotidianità, popolata di gesti istintivi, di rituali meccanici ha  un estremo bisogno del fare e del pensare per riuscire a spazzare via le malinconie, le preoccupazioni, le inquietudini che tengono saldamente ancorata la mente “al problema dal risolvere”, “alla situazione da affrontare”, al domani incerto da progettare.

Ho bisogno di essere felice e di sentirmi appagata, protetta, amata, compresa e accolta da me stessa quando alla sera il sole tramonta baciando i monti Pisani e al mattino mi dà il buongiorno dal colle di Monsummano Alto.

Devo trovare la felicità in me e non ricercarla al di fuori di me!

Ho bisogno di essere felice e di colmare quell’ansia indefinita che popola l’intero mio essere quando il mio pensiero naviga tra i labirinti tortuosi del mio passato.

La felicità non dipende dalle cose, dal possesso o da una persona, ma dalla capacità di sentirsi soddisfatti e appagati di se stessi indipendentemente da persone e cose che ci circondano

Tienimi avvinta a te, mistero dell’universo, per colmare di pace il mio animo nei momenti in cui la malinconia di ciò che non può essere più si impadronisce di me e mi fa sentire come un mendicante d’amore che ricerca intorno a sé quel prezioso, rassicurante abbraccio di vita.

Ho bisogno di essere felice per gioire di quello che sono, per apprezzare e continuare a stupirmi delle meraviglie che mi stanno intorno  e che scandiscono i miei passi quotidiani.

Ho attraversato fiumi di lacrime e scavalcato dolori lancinanti nella consapevolezza che occorre la notte per lasciarsi affascinare dal giorno, che non si attraversa un fiume senza correre il rischio di bagnarsi e di dover nuotare con tutte le proprie titaniche forze per conseguire la meta…ma tutto è lì, rannicchiato in un cantuccio del nostro essere pronto ad alzarsi e impossessarsi di noi, se non si ha il coraggio e l’ardire di essere  felici semplicemente per noi stessi.

Se rinuncio, ed accantono sogni e desideri, il rischio enorme che corro, è che tutto ciò che mi aveva, in alcuni periodi della mia vita dominata, si rimpossessi di me facendomi perdere la gioia di lasciarmi affascinare e coinvolgermi dalle piccole cose, di ascoltare la musica del silenzio, di assaporare l’aroma emanato dagli alberi fioriti e gustare i sapori di ciò che è conosciuto e apprezzato.

Se ci dimentichiamo di noi stessi e non ricerchiamo la nostra felicità, il rischio immane che corriamo è che tutto il negativo che siamo riusciti a gestire ci sommerga e ci fagociti giungendo al nostro più intimo essere con triplicata violenza…ecco perché ho bisogno di essere felice! Lo devo a me stessa… e, con puntuale dedizione, sarà l’impegno che metterò in ogni momento del mio vivere.

Come ha affermato Stephen Littleword  “La felicità è una scelta quotidiana. Non la trovi in assenza di problemi. La trovi nonostante i problemi”

(da “Le Cianfrusaglie Preziose”  di Anna Maria)