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domenica 18 novembre 2012

Crisi



La natura ci ha insegnato che uno stato di equilibrio non dura a lungo perché genererebbe immobilità ed involuzione. La rottura o crisi che porta a rompere uno stato di cose, lascia inizialmente disorientati perché impone di ragionare con nuovi schemi fino a quel momento sconosciuti. Dall’incertezza iniziale a poco a poco emerge la via da perseguire con determinazione e coraggio. La storia ci insegna che quando si tocca il fondo, l’unica reale possibilità da attuare è quella di tornare a galla, guardarsi intorno e decidere quale direzione prendere. Da tutte le crisi l’UMANITA’ si è rialzata migliorando le sue condizioni di vita … e non mi riferisco solo all’aspetto economico. Viviamo, lottiamo e realizziamo i nostri sogni, siamo in grado di farlo! 

AnnaMaria Ponziani

giovedì 15 novembre 2012

Non rubiamo i sogni ai nostri ragazzi!|




E’ dal 1981 che insegno e mai mi sono trovata a fronteggiare una situazione scolastica così avvilente! Ogni mattina c’è una restrizione in più, alla quale devono sopperire gli insegnanti, che armati di buona volontà e spirito professionale prestano la loro opera per fare al meglio ciò per cui sono così miseramente pagati! La cosa che più mi spaventa, come insegnate, come mamma e come nonna è che i nostri ragazzi stanno perdendo la fiducia nel domani! Noi adulti gli stiamo togliendo la voglia di sognare, sperare, progettare inventare il futuro. Ci sono scioperi che popolano le piazze, confronti fatti nei dibattiti scolastici, assemblee sindacali provinciali, come quella alla quale anche io il 13 novembre a Pistoia ho partecipato, e assemblee di istituto dove tutti noi ci guardiamo negli occhi e consapevoli di “fare una guerra tra poveri” decidiamo di bloccare tutte le attività aggiuntive che non sono obbligatorie e che esulano dalle tanto oggi “nominate” 18 ore! La mia V^A Socio-psico-pedagogico del liceo Lorenzini di Pescia, mi accoglie al mattino e mi chiede: “Prof. Ma veramente voi professori siete decisi a bloccare le gite? Davvero non ci farete luce sull’orientamento universitario? E’ vero che volete fare solo e unicamente ciò che è obbligatorio?” Ed io, a malincuore e con il nodo alla gola devo rispondergli che: “Sì, probabilmente anche al Lorenzini prenderemo la decisione di bloccare tutto ciò che fino ad oggi facevamo per professionalità a titolo gratuito, perché anche lo scorso anno, chi come me vi ha accompagnato a Praga, non ha preso un euro di missione, anche se ha dovuto assumersi la responsabilità civile e penale di tutti voi! Gli insegnanti ci sono e sono sempre disponibili non solo a spiegare, interrogare, verificare, valutare, ma ad essere lì con voi per accompagnarvi, sostenervi, consigliarvi, stimolarvi a dare il meglio di voi stessi, ma devono dare un segnale che scuota e faccia riflettere tutta la società civile!” E a quel punto mi domando: “ma le cose che io insegno ai ragazzi sono realtà o utopie? “ Il processo educativo è una lunga catena di azioni individuali e personalizzate alla luce di apprendimenti sociali che determinano quello che ogni individuo è. Non solo la famiglia e la scuola, pur essendo queste agenzie educative per eccellenza, hanno il compito di sostenere e aiutare i giovani a comprendere il ruolo che essi rivestono nella società , ma tutti i comparti che operano nel territorio sono corresponsabili del “fatto educativo”, anche se oggi sembra che questo non sia più così importante. Oggi si ama dire che siamo una comunità educante, che l’educazione è permanente ed inizia già nel ventre materno e termina il giorno della morte, ma tutto questo è vero o sono solo asettiche ed impersonali parole ? Se tutto questo è vero, allora tutti abbiamo il DIRITTO/DOVERE di impegnarci con tutte le nostre forze per offrire il meglio delle nostre esperienze ai giovani, per fornire loro una società etica che metta al primo posto le esigenze ed i bisogni del singolo alla luce però della collettività. I giovani hanno bisogno di coerenza, di modelli da seguire, di valori certi in cui credere … ed invece, da qualsiasi parte oggi si guardano trovano scorrettezze, ruberie, menefreghismi, sciatteria e incompetenza! E’ GIUNTO IL MOMENTO DI IMPARARE DALLA STORIA, DI METTERE IN PRATICA TUTTI QUEI VALORI ETICI, POLITICI, EDUCATIVI E SOCIALI che la nostra cultura ci ha trasmesso e che se andiamo bene a vedere fanno parte di noi. Quale genitore non vorrebbe “il meglio” per i propri figli? I ragazzi che ogni mattina occupano i banchi scolastici, non sono forse figli nostri?  Oggi occorre determinazione, decisione ma anche voglia di sognare, progettare, credere che domani sarà un giorno migliore di oggi … e non è certo tagliando ogni giorno di più i finanziamenti alla scuola che riusciremo a rifondare la nostra società. Oggi più di ieri io amo il mio lavoro, forse proprio perché mi rendo conto che occorre rimboccarsi le maniche con più decisione, essere noi insegnanti i modelli di professionalità, quella professionalità che non viene solo dalle lavagne interattive, dalle Lim o dai tablet. Oggi cari colleghi occorre rifondare noi stessi, non bastano né le proteste dei sindacati, né le false promesse del governo o dei ministri..oggi, più di ieri, occorre essere noi nel nostro piccolo una rivoluzione che aiuti i ragazzi a non smettere di sognare! Ogni giorno, pezzettino dopo pezzettino avviene lo smantellamento non solo di finanziamenti ma di prospettive, di mete in cui credere e per le quali impegnarsi. Purtroppo mi rendo conto che occorrerà una forza più potente di quella di Sisifo, ma sono certa che, se insegnanti, genitori e alunni opereranno per il bene comune , riusciranno là dove purtroppo la politica e tutti i suoi balzelli ha fallito!
Credo fermamente nella volontà e nella determinazione del genere umano e nei momenti di crisi occorre far emergere tutto il positivo che è in ognuno di noi. Le grandi rivoluzioni hanno sempre avuto il germe vitale nella volontà del singolo! Amo la scuola, amo il mio lavoro e non permetterò a nessun politico di rubare i sogni ai miei ragazzi!
-AnnaMaria Ponziani-


lunedì 12 novembre 2012

La vita è scelta




Non esiste momento della nostra vita in cui non si facciano delle scelte!
Fin dal momento della prima colazione ci troviamo a dover scegliere che cosa mangiare, cosa indossare, cosa fare.
Alcune scelte non determinano l’evolversi degli eventi, né hanno ricadute significative nella nostra vita, altre al contrario, fanno la differenza e modificano il nostro stato di essere. In realtà dietro ad ogni nostra scelta c’è la “responsabilità” di scegliere, il “diritto” di scegliere, i “risultati” della nostra scelta. Tutto però dipende dal fatto se la scelta riguarda solo la nostra persona o se insieme a noi coinvolge qualcun altro che subirà le nostre decisioni.
 Nessuno di noi è neutrale, e le nostre scelte dipendono da un’infinità di fattori e variabili che possono in qualsiasi momento modificare il corso del nostro agire.
Quando ci troviamo a dover prendere decisioni è opportuno essere consapevoli di quello che desideriamo, ed è proprio in base a questo che diciamo sì o no, che privilegiamo una strada o un’altra, perché sono le decisioni prese che poi determinano “quello che io sono, quello che io voglio, quello per cui lotto, quello per cui credo”!
Tutte le scelte comportano delle conseguenze a breve o a lungo termine.
C’è un’etica della responsabilità che nel momento in cui io “decido” mi fa considerare le persone che amo e quali ricadute dipendono dalla mia azione.
Avere il coraggio di scegliere significa prendersi la responsabilità di noi stessi e di coloro che ci stanno vicini. Ciò comporta il “peso” di poter anche commettere degli errori. Quando ci troviamo ad un bivio, infatti, non abbiamo alternative: prendere una strada, quasi sempre, significa escludere l’altra, e se è vero che potremmo evitare del tutto la decisione, restare fermi non risolve, ma semplicemente rinvia (spesso aggravandolo) il problema.
Se devo scegliere, e la scelta non riguarda solo me, la scelta da fare è una scelta d’amore, e ci vuole coraggio, determinazione, umiltà. C’è sempre una meta da raggiungere, ma se miriamo solo alla meta e non ci curiamo del percorso per giungere ad essa, corriamo il rischio di perdere di vista il momento presente così che o ci rifugiamo nel passato o ci proiettiamo nel futuro. Se questo è il nostro agire, allora,  il presente diventa passato e noi non abbiamo gustato quel “presente” che serve a nutrire il nostro futuro...

-AnnaMaria Ponziani-

giovedì 8 novembre 2012

Ho imparato ad osservare tutto ciò che vive!




Ho imparato ad osservare tutto ciò che “vive” intorno a me, ad assaporare l’attimo, a godere di quello che i miei occhi possono osservare, che i miei orecchi possono ascoltare, il mio tatto sfiorare, il mio gusto centellinare per non farsi sfuggire nessun aroma, l’ olfatto odorare le essenze preziose che i fiori emanano!
Forse l’età ormai “matura” raggiunta, non ha più voglia di correre per guadagnare tempo, ma sente il desiderio di perdere tempo, come confermerebbe il saggio Rousseau!
Occorre immergersi in ciò che ci sta attorno e goderne a piene mani!
Gustare lo splendore dei colori autunnali quando le foglie cadute croccolano sotto i piedi e rilasciano il profumo dei muschi che si formano dai lori vapori, perdere lo sguardo nei tramonti infuocati, farsi catturare dalla brina che scolpisce perfino i fili d’erba quando le temperature diventano rigide.
Oggi per me c’è voglia di elogiare la lentezza, quel procedere piano che mi arricchisce poiché mi permette di “fotografare” e lasciare nella musica della memoria il fotogramma che ha sempre corso dinanzi ai miei occhi, e non ha mai colpito la mia curiosità di scoprire la sua essenza misteriosa.
Oggi non sento la musica, ascolto la melodia cercando di indovinare quali strumenti collaborano a rendere unico il Canone di Pacbelbel, gusto il cremino del mio gelataio magico ( Gomma per noi montecatinesi) che è riuscito ad ammaliare la mia golosità insaziabile e scruto tutto ciò che fa parte del mio universo!
Oggi non corro, cammino, anzi, passeggio, sorrido a chi incontro, osservo i volti delle persone che trafelate rincorrono il tempo, e rivedo in loro l’Annamaria di qualche anno fa … quando  pensava alle ferie e non assaporava quelle piccole gioie quotidiane che invece ho scoperto fanno la differenza.
Amici, guardatevi intorno, e gustate ogni attimo, ogni suono, colore, sapore, profumo che la vita vi offre!!
Se si corre si perde la magia del vivere!!!!
Buona serata lenta, lenta…

AnnaMaria Ponziani 


 

domenica 4 novembre 2012

Rinascita


Il cuore si spolvera, 
la mente si immerge in se stessa,
e a poco a poco, 
pur sentendosi orfani di noi stessi...
impariamo di nuovo a camminare,
a sorridere, a sperare
e a sognare un domani
da condividere e progettare.

Anna Maria Ponziani

Dono




Neppure ci rendiamo conto di quanto di noi stessi lasciamo agli altri e di quanto gli altri donano a noi! Il tempo passa e improvvisamente torniamo indietro con i nostri ricordi e acquisiamo la consapevolezza di aver donato parole, sguardi, carezze, attenzioni, tempo … a tutti coloro che hanno accompagnato il nostro cammino per pochi tratti o per anni. Colui che si è di noi preso cura, che ha condiviso le nostre emozioni più profonde, e al quale abbiamo donato la totalità di noi stessi, diventa parte essenziale del nostro mondo,  anche se non è più a noi vicino fisicamente. Il suo profumo, il suo sguardo, la sua musica si è ormai accasata in noi e lì germoglia e rende fertili i nostri pensieri, che non si arrendono alla sua mancanza, e continuano imperterriti a sorridere alla vita perché questo è il nostro destino di esseri umani!

-AnnaMaria Ponziani-