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sabato 24 febbraio 2018

Buran






In Valdinievole il buran
si è accoccolato scappando dall’ovest degli Urali
in attesa di riprendere il suo asiatico viaggio.
Il vento gelido,
penetra in ogni fibra del corpo,
ci ricorda che anche la vita è sintesi dell’inatteso
dell’inaspettato, dell’imponderabile
che pervade il cammino del singolo e dell’intera umanità.
Non si agguanta il vento,
non si imprigiona in un ambito ristretto,
lo si sente ma non lo si vede se non attraverso
il volteggiar dell’altrui esistenza.
E’ la precarietà del viver quotidiano
che trova nel vento la sua metafora di vita.
Il vento ha un respiro nostalgico
fatto di assenze divenute presenze
inafferrabili ed evanescenti.

C’è lo scirocco, che con il suo caldo proveniente dall’est
trova in Zante la madre patria,
per confrontarsi con l’irruento  vento del nord,
la tramontana, che spazza l’aria
e strapazza gli arbusti.
Non voglio la bufera
che trasforma nelle viscere la vita,
ma il sereno zefiro,
che racconta il vivere dal finale lieto.
Aspetto fiduciosa il maestrale,
annunciatore del bel tempo
e della timida primavera.

Nell’attesa, eccomi,
sono pronta a coprirmi e proteggermi
dal gelo e accogliere quel bacio del vento,
che accarezza i sogni e le malinconiche canzoni,
che ricordano una folata di vita che vuole ancora danzare
nella gioia di ritrovare  un abbraccio amato.

(da “Le Cianfrusaglie Preziose” di AnnaMaria)

domenica 18 febbraio 2018

Divagazioni in febbraio





Sul ramo scheletrico dell’albicocco
si intravedono alcuni timidi fiori.
Un merlo canterino vi si posa
per osservare il terreno sottostante
alla ricerca delle ultime olive non raccolte.
Alcune bacche di rosa canina attirano
il colorato galletto marzolo,
dall’elegante ciuffo di penne sul capo,
che con occhi attenti esplora lo spazio
per appropriarsi delle bacche rimaste
della signorile rosa canina.
Eccoli i due protagonisti di una domenica
grigia e fredda di metà febbraio,
tra il canto melodioso di un merlo
e il volo rapido di un galletto marzolo,
il pensiero migra ai tempi passati
misteriosamente racchiusi
tra un profumo e un suono,
che ti allontanano dalla scheletrica quotidianità.
E’ inverno, ma il pensiero
va ad accoccolarsi tra le braccia
della trepidante primavera
che con i suoi umili non ti scordar di me
annuncia il suo prossimo arrivo.

                               (da “Le Cianfrusaglie Preziose” di AnnaMaria)

domenica 4 febbraio 2018

Vita da vivere




...riflessioni sconclusionate in una domenica umida...

La vita va sempre direttamente guardata in faccia, sia quella passata sia quella che nel presente viviamo, sia quella che ci aspetta di poter vivere.
Se riusciamo a fidarci e ad affidarci a noi stessi, a coloro che ci stanno a fianco e con i quali percorriamo un tratto di strada, sicuramente conquisteremo una prospettiva a 360 gradi e potremo non solo osservare, ma comprendere il caleidoscopio della nostra affannosa, ma meravigliosa esistenza. Paradossalmente, in due si riesce a vedere meglio perchè tutto è più luminoso e i profumi che ci circondano riescono a inebriarci di "vita da vivere"! 

(da “Le Cianfrusaglie Preziose” di AnnaMaria)