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martedì 12 gennaio 2021

“Vento della vita”

 


 


 

Il vento soffia rendendo viva la sua presenza

tra le fronde degli ulivi e i fitti rami dei cipressi

che accolgono, in questa gelida giornata,

gli uccelli padroni dei cieli valdinievolini.

 

Il vento ti è favorevole se sei un marinaio

capace di aggiustare la rotta,

drizzare le vele e navigare nei mari della vita.

 

Quando il dolore ti trafigge,

i giorni si susseguono uno dietro l’altro,

le ferite cicatrizzate, se sfiorate,

riprendono a sanguinare

confermando la loro essenza di sofferenza.

 

L’aereo per prendere quota

deve affrontare l’attrito dell’aria,

 trovare in sé la determinazione per andare avanti,

dandosi nuove mete da conseguire.

Il dolore delle “perdite” non cambia,

con il tempo che inevitabilmente scorre,

si impara a convivere con le fratture

che la forza del vento dell’esistenza genera

e permea di sé ogni spazio.

 

Solo quando l’aria prende vita e soffia

se ne avverte la sua esistenza

e, allora e solo allora,

occorre gestire la rotta

e orientare le vele!

 

(da “Le Cianfrusaglie Preziose” di AnnaMaria)

sabato 9 gennaio 2021

“L’elleboro misterioso”

 



 

…..su svegliati, su levati e vammi in cerca dell’elleboro nero che il senno renda a questa creatura“.

Gabriele D'Annunzio, La figlia di Iorio, 1903

 

Nel cuore dell’inverno

l’elleboro, la mia rosa di Natale,

sfida il gelo notturno

e incurante del freddo pungente

rallegra lo sguardo anticipando

i crochi e i bucaneve.

Si lascia ammirare in un mese gelido

…bianco, rosso o rosa che sia…

quando l’erba del prato

crocchia sotto il piede

e i cristalli di brina rilasciano la magia

della silente primavera

nel prato desolato e di solo verde ammantato.

Questo mondo, sconvolto da pandemia,

ritrova la magia della vita

in un fiore che ricerca l’ordine nel suo semplice divenire,

emerge dalla nuda terra

per allietare noi umani immersi nel silenzio

di una vita messa in ginocchio

dall’infinitamente piccolo Covid 19!

 

(da “Le Cianfrusaglie Preziose” di AnnaMaria)

mercoledì 6 gennaio 2021

6 Gennaio 2021

 



Il nevischio mattutino abbracciato alla pioggia

si è sciolto lasciando immutato

il bagnato paesaggio, che in questa strana Epifania,

impone solo spazi famigliari,

rimanda il pensiero a un tempo senza tempo

in cui c’è una miscela di ciò che è stato e di ciò che è.

Osservo la valle silenziosa, raccolta nel suo intimo affanno,

mi sforzo di intravedere al di là degli spogli e scarni rami del noce

un guizzo di silente vita

che non sia un limbo, in cui mi sento confinata.

Amo gli spazi decisi, che siano inferno o paradiso,

dove i ricordi non siano solo un’ancora a cui aggrapparsi

ma la via maestra per progettare il domani

nutrendosi di ciò che è stato alimento “completo” ieri.

Accolgo me stessa con le mie ansie e timori

e in un abbraccio silenzioso vivo la mia solitudine.

 

(da “Le Cianfrusaglie di AnnaMaria)