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martedì 9 febbraio 2021

“Poesia inaspettata”


Quando il pensiero vaga

al di là dell’attimo presente,

i luciferi raggi dei tramonti invernali

catturano lo sguardo,

l’aroma diffuso della precoce mimosa

e del melo cotogno

saziano il mio odorato

trasportandomi nell’emozione dell’indefinito,

ho la certezza che la poesia

al di là delle regole e delle forme,

diventa lo spazio limite del mio reale,

e con uno scatto di vita mi conduce

oltre il tangibile fenomeno

per abbracciarmi in ciò che solo la poesia può narrarmi!

 

(da “Le Cianfrusaglie Preziose” di AnnaMaria)

 

 

sabato 6 febbraio 2021

.riflessioni sconclusionate parlando con me stessa di me stessa!



Ci sono giorni che scappano e neppure ti rendi conto di averli vissuti perché ti affanni tra le mille cose da assolvere!

Ci sono giorni che invece ti offrono la preziosa opportunità di stare in compagnia di te stessa, di rivedere la tua vita a ritroso, come se si potesse far scorrere la pellicola partendo dall’oggi e andando verso lo “ieri”…e quando hai questa preziosa occasione devi far tesoro di quello che, come tanti fotogrammi ti passano per la travatura del cervello, e ti “rimettono con i piedi per terra perché sei estremamente fortunata ad avere quello che hai, e ad essere quella che sei!

Proprio perché niente va mai dato per scontato, hai il dovere di non farti sfuggire riflessioni che sicuramente sono “sconclusionate”, ma che per te sono “preziose” perché intrise di vita vissuta con emozioni e sentimenti profondi.

Ecco che, in questi giorni che ho il dono di avere tempo “mio per poter riflettere”, mi ritrovo con me stessa, con l’Anna e la Maria, e mi sembra di aver fatto un rapidissimo volo di 64 anni.

Rivedo immagini, che illuminate in un lampo , mi rimandano un’Annamaria che neppure ipotizzavo di poter divenire.

Sono da sempre stata un’impulsiva reattiva, e ancora oggi faccio violenza a me stessa per tacere in situazioni conflittuali, che sarebbe opportuno gestire con ponderazione e con pacatezza. Nello spirito mi sento un’adolescente ribelle, ma i capelli bianchi, che ogni mese e mezzo hanno bisogno delle mani esperte del mio TONIb parrucchieri per dare nuova vita al bianco che avanza, mi dicono che una ragazzina non sono più!

Sono una nonna, con le rughe che si fanno strada, e i doloretti alle ginocchia, alla schiena, alle articolazioni, mi ricordano che i 64 anni ci sono proprio tutti tutti!

Non mi sento in colpa per amare cucinare, mangiare piatti di pasta e cibi toscani, che sicuramente contribuiscono a conservare sui miei fianchi i chili in più che attestano che non sono mai stata un “uccellino di poco pasto”. Le ginocchia mi ricordano puntualmente che sarebbe opportuno dimagrire…ma a 64 anni, se rinuncio al croissant alla crema, lo faccio solo per motivi di salute e non certo perché voglio essere “una donna in linea”. Amo il cibo e credo che continuerò ad amarlo!

A 64 anni ho conquistato il diritto di potermi sciacquare il viso, darmi un filo di crema e non dover stare davanti allo specchio a truccarmi. La mascherina fa vedere gli occhi…e questi possono essere senza mascara, senza ombretto senza quel velo protettivo che sicuramente ti rende “più carina” ma che ti complica la vita se hai un’anima ruspante e semplice come la mia.

Amo stare accoccolata sulla mia poltrona a leggere, viaggiando in posti lontani senza dovermi muovere a casa, ascoltare un po’ di musica di Morricone, Papetti, Allevi, guardare un bel film o semplicemente trascrivere con la mia amata penna stilografica le mie riflessioni sconclusionate.

Amo stare in casa, perchè lì non mi annoio mai, “arruzzare” con le piante del mio giardino, seminare e veder crescere gli arbusti più svariati, fare dolci, marmellate, e sperimentare nuove ricette (che talvolta sono proprio azzardate e non sempre azzeccate).

Al momento del tramonto osservo la vallata, e non mi stanco mai di farmi rapire dalle nubi che si rincorrono, dal sole che bacia in inverno i monti Pisani e in estate Montecatini Alto! I rossi luciferi delle giornate invernali, quando il cielo è terso catturano la mia attenzione e nonostante che la posizione da cui io osservo la valle sia sempre la stessa, ogni volta mi sembra diversa perchè c'è qualcosa che non avevo precedentemente osservato!

Non mi affanno più a pulire come quando ero una giovane sposa e madre, e se ancora il disordine mi dà noia, riesco ugualmente a godermi un buon libro anche se i panni da stirare mi guardano impazienti e mi ricordano che vanno sistemati.

Mi sono scontrata con dolori forti: la morte di mio padre a 19 anni, quella di mia madre a 23.

Ho dovuto smontare me stessa e ricostruirmi per non farmi annientare dalla morte di mio marito a 48 anni, dopo un calvario di cure e sofferenze inaudite! Un marito, sintesi di amico, confidente, complice, il mio alter ego, il mio sostegno e la mia sicurezza.

Mi sono ritrovata orfana di me stessa in un’età in cui non ero più giovane, ma neppure “vecchia”!

Ho dovuto riprogettare tutta la mia esistenza se volevo “vivere e non sopravvivere”, se desideravo non far pesare la mia solitudine sulle spalle dei miei figli!

Forse, proprio i grandi dolori, quelli lancinanti che paralizzano e che non ti fanno progettare un domani perché ti senti vulnerabile e sola, mi hanno permesso di riabbracciarmi con tutti i miei tanti difetti e i miei pochi pregi. E’ in quell’abbraccio intriso di malinconia e solitudine che ho scoperto l’AnnaMaria, quell’AnnaMaria (che scrivo in modo tutto attaccato ma congiunto da due nomi: Anna e Maria) che ha avuto la fortuna di amare e di sentirsi profondamente amata, di avere due figli stupendi, un lavoro che da sempre mi ha dato molte gratificazioni e che tutt’ora continua a farmi sentire realizzata e soddisfatta.

Ho ancora tanti progetti da realizzare!

Il tempo passa, ed io ho avuto il grande privilegio di vedere il mio corpo cambiare senza preoccuparmi degli anni che avanzano, perchè ho la fortuna di vedere le mie rughe, e questo a mio marito, invece, non è stato concesso!

Non ho mai nascosto la mia età, ed oggi sono grata di quanto questa vita mi ha donato e mi dona facendomi ancora meravigliare davanti a un tramonto, saziandomi con un succolento piatto di pasta, scappare in luoghi esotici con un buon libro e sorridere, nonostante il Covid ci ricordi che l'infinitamente piccolo può distruggere in un attimo tutto il nostro presente!

Apprezzo il positivo di ogni giorno, metto in un cantuccio il negativo e rivaluto la mia quotidianità, il fatto di essere oggi in salute, di poter vedere crescere i miei nipoti e di essere ancora qui viva e pronta ad accettare da questa caotica vita nuove sfide!

Come diceva Marcello Marchesi: “facciamo in modo che la morte ci trovi vivi”! Viviamo ogni momento della nostra esistenza consapevoli che abbiamo il privilegio di "essere ora e qui"!

A chi devo rendere conto di me stessa? Semplicemente a me stessa!

Buona vita a tutti!

(da “Le Cianfrusaglie Preziose” di AnnaMaria)

 

 

 

 

martedì 2 febbraio 2021

“Candelora”

 


2 febbraio “candelora”…il sole tiepido in Valdinievole

scalda il prato che al mattino ghiacciato

faceva pensare a una grigia giornata.

C’è il cuore della primavera

che inizia lentamente a battere per poter affermare se stesso.

L’elleboro, incurante delle rigide e solitarie notti

fa capolino tra i muschi

e sembra voler annunciare, a chi incuriosito

poggia lo sguardo sui suoi germogli,

che il presente capitan inverno

si confronta con la sbarazzina primavera

che fa capolino dai gelidi venti di tramontana.

Non ha dubbi la vecchia pianta di mimosa

che sorveglia lo spoglio giardino:

sarà il passo della primavera a dominare la valle

e a far risplendere i gialli profumati

che invitano alla vita.

Amo il corto febbraio, ponte di collegamento

tra le malinconie del gelo, scarni rami che pregano verso i cieli,

e le speranze della primavera

che ci invitano a crogiolarci in questo silenzioso

ma vitale risveglio di vita!

 

(da “Le Cianfrusaglie Preziose” di AnnaMaria)