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giovedì 5 maggio 2016

La felicità non si può programmare






La felicità non si può programmare,né ricercare.
La si sogna, la si immagina,la si desidera,
ma non riusciamo mai ad afferrarla
e farsi da lei completamente abbracciare.
Nei momenti di gioia,
da un angolo del labirinto dei pensieri
fa sempre capolino
un po’ di malinconia,
che offusca quell’esplosione improvvisa di emozioni
che inaspettatamente lasciano senza fiato.
La felicità ha la fugacità di un lampo
in una notte priva di stelle.
Ti appaga e ti sazia improvvisamente
per poi lasciarti inerme
a cercare di riassaporare quell’armonia totale
in cui vorresti perderti e per sempre lì rimanere.

(Da “Le Cianfrusaglie” di AnnaMaria)

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