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domenica 14 luglio 2013

Non esiste solo il maschio ma l'uomo!





“L’amore ti dà diritto di amare, non quello di vantare diritti sulla persona amata. Anche a te, come a tutti, capiterà di essere respinto, abbandonato, tradito. Anche tu ti troverai a camminare in qualche oscura notte dell’anima, quando la perdita dell’amore toglie il sonno, il senno e il senso di ogni prospettiva, trasformando la passione in ossessione. Lì si vedrà chi sei veramente. Potrai rifiutare la sconfitta e tormentare colei che ti respinge, e allora ti sarai rivelato un debole e, nei casi estremi, un farabutto. Oppure potrai farti forza e sublimare il tuo sentimento in rispetto, lasciandola andare in pace. Per un po’ starai peggio, ma appena riemergerai dalla sofferenza sarai diventato la persona di cui abbiamo bisogno. Un uomo vero”.  
Massimo Gramellini

Per fortuna non esiste solo il maschio ma l’uomo!
Chi si sente “padrone” della donna è il maschio, non l’uomo!
L’uomo ama la donna, la rispetta e sa dentro di sé che non è il possesso del suo corpo né della sua mente che potrà fare la differenza. Un uomo che ama veramente una donna deve entrare in punta di piedi nei suoi pensieri, addormentarsi e svegliarsi nel suo cuore, leggere la realtà quotidiana attraverso i suoi occhi. L’uomo, come la donna amano l’altro con i suoi difetti, non esigono un cambiamento e sono pronti a valorizzare ciò che di positivo entrambi possiedono. Mentre leggevo ciò che ha scritto Gramellini, mi è tornato alla mente il brano di Gibran che afferma:

Voi siete nati insieme, e insieme starete per sempre.
Voi sarete insieme quando le bianche ali della morte disperderanno i vostri giorni.
Sì, insieme anche nella tacita memoria di Dio.
Ma vi siano spazi nella vostra unione,
e fate che i celesti venti danzino tra voi.
Amatevi reciprocamente, ma non fate dell’amore un laccio:
Lasciate piuttosto che vi sia un mare in moto tra le sponde delle vostre anime.
Riempa ognuno la coppa dell’altro, ma non bevete da una coppa sola.
Scambiatevi il pane, ma non mangiate dalla stessa pagnotta.
Cantate e danzate e siate gioiosi insieme, ma che ognuno di voi resti solo,
così come le corde di un liuto son sole benchè vibrino della stessa musica.
Datevi il cuore, ma l’uno non sia in custodia dell’altro.
Poichè solo la mano della Vita può contenere entrambi i cuori.
E restate uniti, benchè non troppo vicini insieme,
poichè le colonne del tempio restano tra loro distanti,
e la quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro.

…ecco perché occorre rispettere le proprie individualità…perché nella diversità c’è la ricchezza di essere uomo e donna e amarsi…!

AnnaMaria Ponziani

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