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domenica 28 aprile 2019

Riflessioni sconclusionate dal mio diario di bordo: tema “Magica Grecia”…METEORE!


Fino da quando ero sui banchi di scuola, come studente, sognavo la Grecia e il suo mondo mitico! Quest’anno con i miei alunni di quinta liceo ho avuto la fortuna di passare dall’immaginazione al reale.
La Grecia, non era più la terra di Omero, di Socrate, Platone ed Aristotele sognata ed idealizzata, bensì era la terra concreta che poteva essere conosciuta, oltre che con l’intelletto con i sensi!
Arrivata nella terra della mia amata filosofia, ho avuto la possibilità di confrontare il reale con l’ideale partendo dalle meteore, un luogo sospeso tra la terra e il cielo, tra ciò che si tocca con mano e ciò che neppure l’immaginazione più ardita è in grado di fantasticare. Un mondo creato dall’uomo che abbraccia la terra e il cielo, umanizzando la prima e spiritualizzando il secondo.
Trovarsi abbracciati tra la fisicità e la spiritualità in compagnia di noi stessi e della natura, nel cuore della Tessaglia, ci rigenera, ci riporta alla dimensione di uomini che lottano quotidianamente tra il reale e l’ideale, tra la materia e lo spirito, tra ciò che siamo e ciò che vorremmo essere.
Natura ed arte, fisicità e spiritualità, umano e divino si intrecciano in immagini ed emozioni mozzafiato che riescono a far vibrare ogni fibra dell’essere.
Non ho scalato la falesia, non ho fatto percorsi pericolosi, ma ho sentito una profonda emozione ad osservare le enormi rocce modellate dagli agenti atmosferici abbracciare il cielo. Lo sguardo è attratto dall’alto perché ciò che intimamente si desidera è perdersi in noi stessi. Le voci si abbassano per non disturbare chi è rapito da tanta incontenibile bellezza, rispettando il silenzio che parla al cuore e alla mente…


(dalle “Cianfrusaglie Preziose” di AnnaMaria)

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