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domenica 28 aprile 2019

...riflessioni sconclusionate dal mio diario di bordo: tema "Magica Grecia"...il Tempio di Delfi.



Il santuario di Delfi si estende su una serie di terrazze ai piedi del Monte Parnaso, tra due enormi rocce, chiamate Fedriadi. Per molti secoli Il santuario di Delfi é stato il centro religioso e spirituale del mondo antico Greco. Secondo la tradizione, Delfi era il centro geografico del mondo, il cosiddetto “ombelico” (da omphalos), il punto d’incontro di due aquile che Zeus aveva spedito dalla fine dell’universo per trovare il centro del mondo.
Trovarsi a Delfi e andare con il pensiero ai banchi di scuola e al “conosci te stesso” socratico, è un attimo!
L’immaginazione si scontra con la realtà e tra colonne e reperti si va alla ricerca del Monte Parnaso, al di sopra del Golfo di Corinto per sentire le predizioni sibilline della Pizia.
Delfi, l’ombelico del mondo, un luogo speciale dove si invita alla moderazione e all’introspezione per scoprire chi siamo, cosa vogliamo, cosa desideriamo da quella splendida avventura che si chiama vita!
Conosci te stesso, individua le tue potenzialità e le tue fragilità: potenzia le prime e mitiga le seconde perché conoscere te stesso ti serve a conoscere gli altri, a mediare le posizioni, a comprendere, ad immedesimarsi nell’universo altrui per poter così interagire con gli altri per affrontare con il sorriso gli scogli della vita.
La città di Delfi fu considerata dalla mitologia il Centro del mondo. E’ stato il primo sito archeologico, dopo le Meteore che abbiamo visitato.
Il complesso dei ritrovamenti – a cielo aperto e conservati nel Museo – rappresentano qualcosa di veramente straordinario, che provoca un’emozione indescrivibile. Trovarsi di fronte alla vista di quanto i migliori libri di storia dell’arte presentano ti fa sentire piccola e impotente dinanzi a tanta maestosa bellezza!
Il tragitto fatto ci ha consentito di osservare una grande vallata con coltivazioni estensive. Pochissime case e molto modeste, con necessità di restauro. Si vede dalle abitazioni, e permettetemi di dirlo, anche dalle espressioni delle persone, che la crisi economica e sociale è ancora lì a farci combattere per vedere se riusciamo a risollevarci.
Circa 5 secoli avanti Cristo, Delfi divenne, per volontà manifestata dal dio Zeus, sede del tempio di Apollo e dell’Oracolo interrogato per la predizione di ogni evento. Versando lauti ricchezze, la sacerdotessa Pizia – tramite di Apollo – rispondeva ai quesiti posti. La forma pare fosse quella di esprimere opzioni diverse in modo da favorire la risposta ricercandola da parte di ognuno in se stesso.
Gli scavi realizzati dai francesi a partire dal 1880 e che continuano tutt’ora, hanno portato alla luce fra altro la via Sacra, le fondamenta del Santuario dedicato ad Apollo, le colonne del suo Tempio, i templi dei Tesori, il Teatro, l’Arena dei giochi. Vestigia di un valore e di una forza eccezionale anche per come sono comprese nel territorio che le ospita. Pure le opere ritrovate hanno la medesima forza attrattiva. Buona parte di queste sono conservate nel Museo compreso nell’area degli scavi.
La visita al Museo archeologico desta una forte emozione e ci riporta a quanto studiato.Ci si trova di fronte ad opere conosciute da tutto il mondo. Alcune, come la Sfinge, i Gemelli di Argos, l’Auriga sono di una straordinaria attrattiva anche ai miei occhi profani.
La Pizia ha parlato…e tutti noi ora ci aspettiamo che quanto ipotizzato si realizzi.
“Ti avverto, chiunque tu sia. Oh, tu che desideri sondare gli arcani della natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi non potrai trovarlo nemmeno fuori. Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il tesoro degli dei. Uomo, conosci te stesso e conoscerai l’universo degli dei.”


(da “Le Cianfrusaglie Preziose” di AnnaMaria)

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