Post in evidenza

domenica 26 novembre 2017

Narrarmi



...pensieri sconclusionati in una domenica casalinga...

Ero un’adolescente, innamorata della vita, quando per gioco scrissi la prima riflessione personale nel mio “segreto diario”.
Mi ricordo il giorno in cui, triste e arrabbiata con me stessa, mi nascosi in camera mia, con la radio sintonizzata su Radio Montecarlo e le lacrime salate che rigavano il volto lasciavano la loro traccia sul quaderno a righe dove sistemavo gli appunti che al mattino l’insegnante di italiano ci aveva dettato.
Come tutti gli adolescenti osservavo la realtà che mi apparteneva con la lente di ingrandimento, mi sentivo sola, incompresa, amareggiata e con una rabbia impulsiva e compulsiva iniziai a scrivere cercando di trasferire sulla carta il caos di sentimenti che mi ballavano in testa! Scrissi tutto ciò che veniva a galla e dopo, magicamente, le lacrime si acquietarono, e la lucidità della ragione si fece spazio nella reattività fanciullesca che vuole tutto e subito! Fu in quell’occasione, per me ancora magica, a distanza di 50 anni che compresi che occorreva “vivere intensamente la vita, lasciarsi coinvolgere dalle emozioni, dare spazio al sentimento, non vedere ma osservare, non sentire ma ascoltare, non toccare ma accarezzare, non mangiare ma gustare per riuscire a cogliere le molteplici sfaccettature di quanto ci capitava”.
Oggi sono una nonna, e come allora continuo a usare la terapia dello scrivere per far luce nell’oscurità dell’esistere, e riuscire così a comprendere il colorato mondo del mio caleidoscopio di vita che guida i miei passi. Sono padrona incontrastata dei miei ricordi, progetto con tenacia e determinazione il mio presente e…incurante di chi sorride senza capire, continuo ad andare a braccetto al mio narrarmi perché così facendo mi sento unica padrona di me stessa.


(da “Le Cianfrusaglie preziose” di AnnaMaria)

Nessun commento:

Posta un commento