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martedì 1 gennaio 2019

...riflessioni sconclusionate poco prima del 31 gennaio 2018...


 
Domani saluteremo questo anno, ci prepareremo a festeggiare il prossimo con lo stesso entusiasmo un po’ malinconico che ogni anno proviamo.
Domani non è un giorno come tutti gli altri, domani è il giorno con cui si chiude un capitolo della nostra vita e contestualmente ne apriamo un altro.
Che lo si voglia festeggiare, o semplicemente ignorare, il 31 dicembre è una di quelle scadenze che non possiamo ignorare, perché la stessa quotidianità ci impone di scrivere 2019 e non più 2018.
Come tutti gli anni già vissuti vorremmo gettare via il negativo e valorizzare il positivo che ci è successo (la mia mamma gettava via dalla finestra di cucina un piatto vecchio perchè quando arrivava l’Anno Nuovo, si sperava in un cambiamento, per cui con l’arrivo del nuovo è bene gettare via le cose vecchie e ormai inutili e superflue, via il vecchio e nuovo spazio al nuovo).
Facciamo considerazioni sul tempo subito, sul tempo rappresentato, sul tempo cronologico e sul tempo “vissuto, quel tempo che ci ha lasciato qualcosa e che teniamo in noi come un tesoro prezioso che non vogliamo rischiare di perdere”.
E’ naturale andare con il pensiero a rivisitare le scelte che abbiamo fatto e che, volenti o nolenti, hanno condizionato nel bene o nel male il nostro “essere nel mondo”…e proprio partendo da lì iniziamo a fare nuovi progetti caricando di attese e aspettative positive i giorni che verranno.
Non crediamo agli oroscopi, ma stiamo attenti alle previsioni per il nostro segno zodiacale.
Speranze e aspettative si contendono i nostri pensieri, per noi stessi, per i nostri cari, per quell’umanità caotica e imprevedibile di cui facciamo parte e che proprio nelle festività di fine anno sentiamo più vicina. Abbiamo bisogno di riscoprire i buoni sentimenti e sperare in un domani migliore.
Anche se non amiamo le lenticchie, le consumiamo con lo zampone, compriamo l’uva e ne mangiamo 12 chicchi, uno per ogni mese dell’anno affinché la fortuna sia sollecitata a farci visita.
Nella notte del 31, ci sarà chi festeggerà follemente con cibi costosi in locali “all’ultima moda”, chi fingerà di divertirsi, chi rimarrà tra le tranquille pareti domestiche da solo o in compagnia e chi lo passerà viaggiando, chi andrà a dormire alle 22, chi guarderà i fuochi d’artificio (nei comuni come il mio “Monsummano T., dove non sono stati proibiti), chi dormirà per strada perché il 31 dicembre è un giorno come un altro, chi lavorerà per far divertire gli altri, chi rimarrà nelle redazioni dei giornali e delle TV per raccontare come le varie parti del mondo hanno festeggiato l’arrvo del 2019. Ognuno di noi lo festeggerà a suo modo, ma tutti, come i bambini che credono nelle fiabe, spereremo in un anno migliore.
Per questo voglio augurare a tutti coloro che leggeranno gli scritti di questa bacheca, che tutti i desideri sognati trovino la strada per incarnarsi nel nostro quotidiano facendo sì che il tempo che andremo a vivere sia un “tempo veramente vissuto e non subito”, perché, se cercheremo l'impossibile sicuramente arriveremo al nostro possibile!
Che sia un 2019 sereno e in salute per tutti noi!


(da “Le Cianfrusaglie Preziose” di AnnaMaria)

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