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giovedì 1 marzo 2012

Il segreto del ranuncolo



Il vecchio noce, vicino alla fiorita forzizia
si erge spoglio e guardingo
ma pronto a svegliare le sue gemme
per inebriarsi del profumo
delle viole che impazienti
invadono i cigli scomposti del giardino.
L'albicocco ha iniziato
la sua timida fioritura
duettando con il mandorlo
che orgoglioso fa bella mostra
del suo candore.
Tra le fioriture “vistose”
c'è il selvatico ranuncolo
che lotta tra l'erba e i sassi per emergere.
E' umile, sincero, non profuma,
ma cattura il mio sguardo per la sua solitudine
diventata il suo baluardo.
Non si è arreso,
è custode del segreto del suo vivere
e si accontenta di esserci.
Non cerca ammirazione il fiore solitario,
si scalda ai raggi del sole,
si nutre di rugiada
e vive il suo tempo appagato di ciò che è.
Che strano...
in un giardino svegliato da un marzo birichino
un ranuncolo ha catturato il mio interesse
mettendo in sordina
i fiori del superbo mandorlo,
del timido albicocco,
della gioiosa forzizia,
della penetrante viola.
Sapete dirmi perchè?

-AnnaMaria Ponziani-


1 commento:

  1. ... ho conosciuto persone che per farsi notare non hanno sentito la necessità di "sgomitare" ... pur avendo un prepotente bisogno di riconoscimento ...
    Lo hanno fatto come hanno potuto: con un'espressione mimica, ... con un'azione, con una forma tipica, ... con un colore. ... Hanno cercato, comunque a loro modo, le carezze per sentirsi vivi, con leggerezza e senza imposizioni ...

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