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mercoledì 5 giugno 2013

Un saluto alla mia V^ASUM anno scol 2012/13








                                                                             Monsummano T. 6/06/2013





In ogni cosa che facciamo mettiamo tutto di noi!

Pensiero e sentimento in sinergia operano insieme se l’individuo ama e crede in quello che fa, lotta per le sue convinzioni e onestamente e tenacemente percorre la propria strada, quella strada che è sua e che solo lui può decidere come attraversarla scandendo i tempi, scegliendo quando fermarsi, osservando con interesse quello che incontra lungo il suo cammino. Ogni strada viene intrapresa perché c’è la necessità di arrivare a nuove mete partendo da una postazione che racchiude in sé tutta la nostra storia.

Occorre non dimenticare mai da dove veniamo e dove vogliamo andare, perché siamo il risultato di quanto abbiamo ricevuto in dono, sia nel nostro codice genetico, sia dalle relazioni cognitive, affettive, emotive.

La mia vita, vissuta fino ad oggi, mi ha insegnato l’importanza di riuscire a volgere la testa e guardare indietro,  riconsiderando ciò che ha contribuito a rendermi quella che oggi sono.  Le esperienze positive mi hanno dato fiducia, quelle negative, di rottura, di esclusione o di frustrazione mi hanno stimolata a cambiare la rotta, a riconsiderare il percorso da “vivere” per conseguire la meta, e se è vero che non possiamo generare il vento per essere aiutati nella nostra navigazione,  è anche vero che le conoscenze acquisite, tutte utili e nessuna superflua, mi hanno indicato come orientare le vele per sfruttare al meglio ogni variazione climatica.

Forse vi domanderete perché in questo mio saluto vi parlo di me e non di voi. Perché sono convinta, oggi più di ieri, che solo nel momento in cui riusciamo a narrare di noi stessi, riusciamo anche a comprendere gli altri.

Alla vostra età avevo un atlante di sogni che spaziava dai rapporti affettivi a quelli programmatici, che coinvolgevano me stessa e l’uomo che amavo, ai progetti di studio e di lavoro, al desiderio di una casa dove poter gioire di quanto la vita aveva in serbo per me. Ebbene, molti dei sogni si sono realizzati perché ho sposato l’uomo che amavo, ho vissuto felicemente con lui per 27 anni, mi ha reso moglie e madre appagata e soddisfatta, ho avuto, grazie ai miei genitori, la possibilità di studiare e laurearmi nelle discipline a me più congeniali riuscendo là dove i miei insegnanti delle superiori dubitavano io potessi arrivare.

Ho oggi l’enorme fortuna di avere un lavoro che non solo mi garantisce uno stipendio al 27 del mese, ma mi consente di fare ciò che mi piace facendomi sentire realizzata e appagata.

Sono stata la vostra insegnante in questo ultimo triennio, ho fatto sicuramente molti errori, e me ne dispiace, ma in ogni relazione didattica con voi, ho cercato di farmi guidare da quel grande binomio che è la ragione e il sentimento e, non so se ci sono riuscita, ho cercato di evidenziare sempre “il bicchiere mezzo pieno” sollecitandovi ad avere fiducia nel domani senza mai disperare, fermamente convinta che anche nelle situazioni  peggiori c’è la possibilità di continuare ad essere innamorati della vita e di quello che quotidianamente facciamo.

Quando  la vita ci pone dei limiti, ci fa trovare ostacoli lungo il cammino, dobbiamo trovare il coraggio di guardarci intorno e trovare il modo per scavalcarli, superarli o semplicemente aggirarli, perché ciò che ci guida è la passione, il coinvolgimento, il credere in quello che facciamo, anche se gli altri “possono mettere in dubbio le nostre capacità o le decisioni che di volta in volta prendiamo”.

Mai mettere i remi in barca, mai perdere la fiducia se abbiamo chiaro ciò che vogliamo o sogniamo, perché sia il mondo degli affetti che la realtà lavorativa hanno bisogno di impegno, ed entrambi necessitano di cure e attenzioni. 

Riuscirete a trovare ciò che cercate solo e solo se farete con dedizione ogni cosa, mettendovi sempre in trincea e in prima linea.

Non si può essere spettatori, occorre essere protagonisti di noi stessi per essere “lievito madre” nelle nostre decisioni, nei nostri rapporti.

Non accontentatevi  mai!

Ricercate in ogni momento “il guanto per riscaldare la vostra mano e la scarpa per proteggere il vostro piede” nella consapevolezza che quando riuscirete a trovarli saprete di non aver lavorato invano. Investite su voi stessi: così come fa il buon vino, l’invecchiamento vi renderà preziosi sia per la vostra interiorità,  che per chi vi sarà vicino. Non fare scelte che non sentite vostre, lottate per i vostri sogni e createvi le condizioni per realizzarli, perché se fate l’errore di privilegiare “i consigli altrui” verrà un giorno in cui vi pentirete di non aver seguito la vostra voce interiore. 

Non smettete mai di problematizzarvi, non sentitevi mai appagati delle vostre conoscenze, siate affamati di sapere per non dare spazio alla superficialità e curate invece l’essenziale e il determinante, poiché se riuscirete ad osservare invece che vedere, ascoltare invece di sentire, gustare invece di mangiare, voi farete la differenza!

Vi voglio bene e vi auguro di conquistare il mondo sorridendo alla vita!

Un augurio sincero e un abbraccio per tutti gli esami che dovrete affrontare nella vostra vita!

Un bacione e un abbraccio strinto strinto e forte forte!



AnnaMaria Ponziani










...Questi sono i nostri ragazzi di oggi! Un grande in bocca al lupo per tutti gli esami della vita e...grazie dal profondo del cuore per essere stati per me degli ottimi insegnanti!
Un grosso bacio a tutti e a ciascuno!
AnnaMaria

2 commenti:

  1. Buongiorno Professoressa...vorrei poter essere un tuo alunno e poter godere delle tue lezioni....di vita!
    Un grande in bocca al lupo per gli esami

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  2. Buongiorno Gaetano!
    L'interazione didattica è fondamentale! Quando i ragazzi si pongono in atteggiamento di ascolto e con fiducia si lasciano guidare, tutte le difficoltà, le incomprensioni, i conflitti si risolvono!
    Io ho imparato tantissimo dai miei alunni.
    Ogni classe, nella sua specificità mi ha insegnato qualcosa che è servito ad arricchire me e coloro che costruivano il presente insieme a me!
    Quest'anno ho avuto 4 classi, quattro classi di alunni speciali! Ho scritto alla mia V^ e alla mia III^ un saluto perchè oltre ad essere loro insegnante ero la loro coordinatrice, ma visto l'effetto prodotto dalle mie parole, nei prossimi giorni, appena finirò con le scartoffie scolastiche, conto di avere un po' di tempo a mia disposizione anche per la IV^B e la IIBSUM.
    Amo il mio lavoro e i miei ragazzi con i quali condivido e progetto il presente investendo sul futuro!
    Buona giornata Gaetano

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