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lunedì 11 aprile 2011

Glicine d'amore


La terrazza è satura del profumo ammaliante
del glicine che penetra tra le fessure
degli infissi della casa e della mente.
Il suo profumo riporta indietro
il ricordo e ti sommerge per farti rivivere
stagioni di amore passate.
Il glicine è perseverante ed indomito,
lo tagli e rinasce
e con i suoi flessuosi getti
si inerpica in ogni fessura impossessandosene.
Ieri i tuoi rami, glicine beffardo,
erano spogli e scheletrici,
oggi la ringhiera della terrazza è da te ricoperta
e il suo aroma inebria la mente.
Stamani mi ha destato il tuo profumo
e mi ha riportata a quei giorni
in cui venisti posto a dimora, potato, snellito
scheletrito per non invadere gli spazi non tuoi.

Sei indomito, sei come l'amore vissuto
che può sommessamente addormentarsi
per poi svegliarsi più vivo e presente
nei pensieri, nei ricordi, nei sensi
di quel profumo ubriacante
che mi trascina a rivisitare quei giorni
vissuti con lui che mi ha nutrita
del suo amore.
Tu glicine, frutto maturo dell'amore
sei rinato ed hai germogliato
su un terreno ben concimato
così che i tuoi frutti sono nel loro pieno vigore
e come l'amore incarnato
profumano il pensiero del ricordo
di chi lì ti posò.
-AnnaMaria Ponziani-

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