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domenica 18 settembre 2011

...riflessioni sconclusionate... quasi autunnali

 
Oggi in Valdinievole è un giorno in cui la pioggia battente e la temperatura scesa fanno apprezzare il dolce stare in casa senza dover uscire, senza dover controllare l'orario, senza avere cose urgenti da sbrigare...si può stare tranquillamente ad oziare nel dolce, e anche ogni tanto necessario, far niente. Sono queste giornate, lontane dalla frenesia del fare che consentono di andare con il pensiero a cose alle quali, quando siamo costretti a correre, non si pensa o forse, con la scusa delle tante incomnbenze da assolvere, volutamente non prendiamo in considerazione.
Fatti, cose, persone tornano a galla...ci sono forse sempre stati, ma volutamente evitati e tenuti a debita distanza proprio per non farsi sommergere da emozioni sulle quali abbiamo investito e che forse ci hanno deluso.
Persone incontrate nel cammino della vita che sono state molto significative, anche se ci hanno fatto molto soffrire per situazioni complesse e complicate e non così facili da spiegare e comprendere. Persone che vorremmo avere vicine, ringraziare, perchè sono state ancore di salvezza quando eravamo in balia di tempeste che ci facevano vedere solo il buio di una notte senza stelle.
Il pensiero salta di palo in frasca, non ha logica consequenzialità, fatti e avvenimenti si accavallano e si sovrappongono nel ricordo del vissuto impiegando la frazione di un millesimo di secondo...così che si riescono a colmare i sensi di colpa, a scaricare la rabbia repressa, rimuovere i rimpianti e le considerazioni che sicuramente non ci fanno approdare ad un porto di maggiore benessere e accettazione di quello che oggi siamo.
Piove, l'estate ormai è finita, ed io sto riprendendo le mie abitudini “autunnali” dell'assaporare il clima profumato della mia stanza, dove c'è il pc e il mio mondo casalingo di sguardo al di là della mia valle.
Sono le giornate come quella di oggi appena trascorsa che mi consentono di capire il senso di ciò che è stato, e come un vecchio pallottoliere riesco ad allineare, confrontare le colorate palline dei fatti successi ascoltando quella quieta serena consapevolezza che fa equilibrio e riporta ordine nel caos emotivo, così che ciò che aveva importanza e premeva per emergere riacquista il suo giusto valore e nutre con gioie, dolori quello che oggi siamo...
-AnnaMaria Ponziani-
 
 
 

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