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venerdì 2 settembre 2011

"Leggere"


Sono da sempre stata un'accanita lettrice, fino dai tempi della scuola: forse la lettura in molte situazioni della mia vita è stata la mia grande e solida ancora di salvezza.
Proprio stamani, mentre aspettavo che mia figlia uscisse dalla sua facoltà e mi trovavo in macchina senza neppure una pagina di giornale, mi sono domandata perchè amo così tanto leggere.
Forse perchè mentre leggo, la mia mente è talmente concentrata a comprendere che non le è permesso di vagare tra le tortuose strade dei problemi. Sì, sicuramente molte volte mi sono messa a leggere proprio per “sgattaiolare” via da un assillo, da un pensiero molesto che mi faceva star male. Certamente, però, devo dire che oggi leggo per il “gusto” di leggere, ricerco quell'umanità palesata nell'altro che in sordina vive in me. Nell'età della maturità avverto il bisogno di spaziare, di scoprire anche nuovi aspetti mai presi in considerazione...vagare tra boscaglie e paesaggi che prendono vita ed emanano profumi irresistibili solo per me. Leggere è l'atrio per il sogno, per far galoppare la fantasia in spazi nuovi e senza paletti e come ha affermato L. Sciascia “"Il libro è una cosa... lo si può mettere su un tavolo e guardarlo soltanto, ma se lo apri e leggi diventa un mondo".

Tutti i libri del mondo
non ti danno la felicità,
però in segreto
ti rinviano a te stesso.

Lì c'è tutto ciò di cui hai bisogno,
sole stelle luna.
Perché la luce che cercavi
vive dentro di te.

La saggezza che hai cercato
a lungo in biblioteca
ora brilla in ogni foglio,
perché adesso è tua.

da "La felicità, versi e pensieri" di H. Hesse...

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