Post in evidenza

sabato 18 febbraio 2012

E' nella gioventù che ci prepariamo alla vecchiaia



E' nella gioventù che ci prepariamo a vivere la vecchiaia.
E' nella gioventù, quando l'animo è impaziente e scalpita che iniziamo a coltivare interessi che a poco a poco diventano il nostro stile di vita, passioni da coltivare per generare gioia, entusiasmo, desiderio.
Mi rendo conto oggi di aver avuto nella mia esistenza tanti privilegi e opportunità che non a tutti vengono offerti, regali che oggi mi salvano dalla “noia” e impegnano il mio tempo libero.
Grazie ai miei genitori ho avuto la grande fortuna di poter studiare, i miei insegnanti mi hanno avvicinato al gusto di un buon libro, hanno stimolato la mia curiosità di sapere, portandomi così a non sentirmi “mai arrivata” e a cercare instancabilmente di sapere sempre di più.
Nonna Maria, nella sua equilibrata semplicità di donna contadina, che sapeva a malapena solo scrivere il proprio nome e cognome, mi ha trasmesso la gioia di “cucinare” sperimentando nuove ricette per me e per le perone che amo.
E' grazie a mia madre se mi sono appassionata al ricamo, alla gioia di riuscire con l'ago e filo a produrre sfilature su i preziosi lini, cifre sulle camicie, fantasie che non solo appagano il mio desiderio di fare, ma soddisfano anche l'occhio che osserva.
Mio padre mi ha lasciato in eredità il suo amore per le piante, l'amore per la natura e “il saper pazientare” perchè occorre tempo per far fruttificare il seme che deve manifestare il suo splendore nel fiore.
Mio marito, compagno, amante, confidente, amico, mi ha trasmesso il gusto per lo scrivere, la gioia di studiare nuove culture, l'entusiasmo di capire da dove provengono tradizioni popolari, fiabe, costumi. E' grazie a lui se mi sono appassionata alla storia locale della mia terra e se amo così profondamente la mia Valdinievole. Oggi assaporo un bel brano musicale, sia di musica jazz che di musica classica, vado volentieri ad un concerto, perchè lui mi ha aiutata ad apprezzarne la melodia e gioire del suono.
Mio marito è stato il mio mentore ed è grazie ai suoi doni che ho compreso che “occorre dare tempo al tempo, saper aspettare e curare con passione e dedizione ciò che amiamo. E' nel rendersi cura delle persone e delle cose che impariamo a prenderci cura di noi stessi, a far fruttare i nostri talenti e colmare le nostre lacune”.
E' nella gioventù che occorre investire, perchè è quella l'età in cui il seme inizia a germogliare...
-AnnaMaria Ponziani-

Nessun commento:

Posta un commento