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sabato 25 febbraio 2012

Perdita



La perdita di una persona “amata” è un’esperienza devastante, deflagrante, totalizzante e solo se ci caliamo nella totalità del dolore sentito si può trovare la forza per “venirne fuori”, conviverci per rialzarci e guardare verso nuove mete è l'unica reazione saggia da considerare e attuare.
Il distacco è dolorosissimo, la sofferenza ci ha piegati, ma la consapevolezza che la vita è ancora in noi ci porta gradualmente ad asciugare le lacrime, ad acquisire una maggiore consapevolezza ed ammettere che “la morte si può sconfiggere grazie ai ricordi di vita vissuta che popolano il nostro essere”. 

Quando nelle situazioni problematiche
si trova la forza,
il desiderio,
lo stimolo per vedere il bicchiere mezzo pieno,
significa che “la vita vissuta a due”
non ti ha completamente lasciato orfano di te stesso.
Quanto ti è stato donato germoglia in te,
e quella mano sulla spalla,
quella carezza sulla guancia,
quei gesti che sono impregnati del tuo vissuto,
...e che erano “i suoi gesti”,
ti danno ancora quel calore
di cui hai bisogno.
I suoi sogni si realizzano
nel tuo presente
e il suo sorriso
ti sussurra....
“io sapevo che ci saresti riuscita”.
-AnnaMaria Ponziani-

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