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sabato 4 febbraio 2012

Gli scogli della vita



Per essere dei bravi cuochi occorre saper mettere perfettamente insieme gli ingredienti, dosarli con maestria e dar vita a un cibo che accontenti gli occhi e il palato.
E' sempre necessario, in qualsiasi cosa ci si impegni, superare ostacoli, saper dosare ingredienti fondamentali che sono esperienze, fatti, storie cariche di dolori, gioie, malinconie, sofferenze, serenità e appagamento., in ogni realtà c'è il positivo e il negativo. L'uno serve all'altro per dare un giusto valore a quanto ci succede!
Senza la notte non gusteremmo il giorno,
senza la malattia non si apprezzerebbe la salute,
senza la paura non si ammirerebbe il coraggio,
senza l'egoismo non si valorizzerebbe l'altruismo...
La vita stessa è superamento di ostacoli, una lotta contro la malattia e il deperimento fisico, la ricerca dell'anima gemella, il bisogno di sicurezza e di appagamento, il desiderio di poterci realizzare.
Quando si è giovani non si pensa e si agisce di impulso, ma basta che qualcosa capiti a qualcuno che amiamo e tutto viene ridimensionato e rivalutato....
Sono gli ostacoli: alti, bassi, piccoli, grandi, improvvisi, aspettati...che impongono dialetticamente di vedere ogni cosa con occhi nuovi, con occhi che cercano un senso agli avvenimenti della vita e quando il senso non lo troviamo o ci abbandoniamo alla rabbia o ci rassegnamo alla ciclicità della vita e lottiamo come Titani pur sapendo che la nostra lotta non sempre darà i suoi frutti immediati...
Occorre essere perseveranti e rialzarsi con determinazione ogni volta che vorremmo adagiarci sulle sconfitte della vita!
Forse è proprio l'ineluttabilità della morte che ci fa apprezzare la vita!
-AnnaMaria Ponziani-

2 commenti:

  1. ... La vita stessa è superamento di ostacoli, una lotta contro la malattia e il deperimento fisico, la ricerca dell'anima gemella, il bisogno di sicurezza (di riconoscimento) e di appagamento, il desiderio di poterci realizzare godendo del piacere generato e riflesso (letto o anche immaginato) nel volto dell'altro/a. ... :-) ...:-*

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  2. “Ogni essere umano, nel corso della propria esistenza, può adottare due atteggiamenti: costruire o piantare. I costruttori possono passare anni impegnati nel loro compito, ma presto o tardi concludono quello che stavano facendo. Allora si fermano, e restano lì, limitati dalle loro stesse pareti. Quando la costruzione è finita, la vita perde di significato. Quelli che piantano soffrono con le tempeste e le stagioni, raramente riposano. Ma, al contrario di un edificio, il giardino non cessa mai di crescere. Esso richiede l’attenzione del giardiniere, ma, nello stesso tempo, gli permette di vivere come in una grande avventura.”

    -Paulo Coelho-

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